I piatti tipici più famosi in Oceania

Oggi la cucina dell’Oceania è caratterizzata da forti influenze britanniche ed irlandesi, portate qui dai colonizzatori che nei secoli passati arrivarono a prendere possesso di queste nuove terre. Tra il 1788 e il 1900, la nascita e lo sviluppo delle colonie britanniche, ha fatto sì che la cucina australiana fosse sempre più variopinta e particolare.

Dopo la seconda guerra mondiale, l’immigrazione in quest’area del mondo da parte di popolazioni orientali e mediterranee ha ampliato ancora di più il range di piatti tipici a disposizione, mentre sul finire del XX secolo la globalizzazione ha portato piatti che si trovano praticamente ovunque.

Questo ha portato all’affermazione, nuovamente, del cosiddetto “bushfood“, ovvero del cibo della boscaglia, cioè quello che caratterizzava la dieta degli indigeni che, per primi, hanno abitato queste terre.

La carne è la principale pietanza australiana, seguita dal pesce (tonno, merluzzo e pesce gatto), mentre in minor misura si consumano le verdure.

Voliamo ora in Nuova Zelanda, dove la cucina tipica ha preso molte influenze da quelle inglesi, con il menù tipico che è a base di carne e di patate dolci. La colazione base è fatta con salsicce e uova, sono spesso mangiati i classici fagioli cotti in salsa dolce di pomodoro e ovviamente il pesce, in maniera particolare le anguille ed i crostacei.

Nel corso degli ultimi anni, la globalizzazione ha portato qui diversi piatti tipici della cultura europea, che tuttavia vengono realizzati in maniera “neozelandese”.

Tra i dolci tipici troviamo l’afghan, un biscotto al cioccolato che viene fatto in casa, e l’hokey pokey, un gelato con dei pezzi di zucchero caramellato. Molto consumata è la frutta, in maniera particolare il kiwi (con cui si fa anche un vino e un liquore).

La tradizione è rimasta invece pressoché intatta nelle isole più piccole dell’Oceania, che hanno beneficiato di un distacco dalla nazione principale e sono rimaste sempre un po’ più “isolate”. Qui è diffuso il tubero di taro, una sorta di patata, la panassa (è il frutto dell’albero del pane), ma anche il mango, la papaya e l’ananas, così come il pesce crudo.

Addentrarsi nella cucina oceanica può riservare davvero delle piacevoli sorprese, a patto che gradiate variare dal menù tipico italiano e mediterraneo.